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Il manifesto

La premessa

La decisione di occuparci dei primi 1000 giorni di vita dell’individuo è nata perché ci siamo resi conto che per ridurre le difficoltà e i problemi che affrontiamo quotidianamente nei nostri servizi educativi è necessario partire prima, molto prima.

I primi anni di vita possono condizionare, sia in senso positivo sia in senso negativo, lo sviluppo futuro dei bambini.

Le esperienze vissute nella prima infanzia sono la base per l’intero ciclo di vita e sono influenzate dall’ambiente in cui i bambini nascono e crescono, dalle figure adulte che per prime si prendono cura di loro, in famiglia, nei servizi e nella comunità di appartenenza.
Abbiamo iniziato nel 2018 e nel 2019 con due edizioni di una campagna informativa rivolta ai genitori, agli educatori, ai professionisti. Abbiamo ricordato a tutti che abbiamo a disposizione una finestra temporale speciale nella quale investire risorse, attenzioni ed esperienze capaci di influenzare in modo positivo e duraturo il futuro dei nostri figli.
Partendo da qui, abbiamo deciso di cambiare passo. Sentiamo la necessità di trovare risposte ai bisogni concreti che sono emersi e per farlo è necessario interrogarsi su progetti a lungo termine, sulla salute, l’educazione, la politica per la famiglia che vogliamo per la nostra comunità.
Abbiamo deciso di avventurarci su un piano differente. Intendiamo costruire un percorso che diventi anche un momento di confronto tra i cittadini, le amministrazioni, le realtà del settore, le imprese che hanno a cuore la comunità di appartenenza per costruire insieme una visione, un patto per prendersi cura delle nuove generazioni.
Siamo convinti che è indispensabile ritornare a investire attenzione e risorse sull’infanzia e sulla maternità, incoraggiare la società ad assumere il ruolo di comunità educante responsabile verso i bambini. Ciò può significare tante cose: offerta educativa uguale e a tutti da 0 a 3 anni, armonizzazione dei tempi di lavoro, potenziamento dei servizi di prevenzione nella fascia 0/3, sostegno del lavoro femminile.
Non è paradossale immaginare che con una politica di lungo respiro su questi temi si possano anche ottenere un incremento di natalità, minore dispersione scolastica, contrasto alla povertà educativa, cittadini più formati e consapevoli, capaci anche di sostenere una popolazione anziana in crescita.
Abbiamo aperto un cantiere, cerchiamo co-progettisti di futuro.

Cosa dice la scienza

I primi 1000 giorni di vita sono il periodo che intercorre tra il concepimento e i primi due anni di vita del bambino e sono un periodo di importanza strategica che pone le basi per lo sviluppo e la salute dell’intero arco della vita.
Durante la fase di sviluppo fetale e neonatale il nostro organismo è immaturo. A partire da un’unica cellula ne sviluppa rapidamente molte altre, specifiche e diverse per ogni tessuto o organo del corpo. In questo delicato momento l’organismo è estremamente vulnerabile,, perché questa fase della vita è la più sensibile agli stimoli che provengono dall’ambiente esterno.
Moltissimi fattori, infatti, possono modificare in modo stabile la capacità di adattamento e di programmazione dell’organismo infantile, influenzandone l’Epigenoma e determinando in modo permanente la qualità della sua vita di adulto.

L’Epigenetica
La complessità di un organismo pluricellulare non dipende solo dall’unicità della sequenza del DNA, ma anche dall’esistenza di meccanismi di controllo dell’espressione dei geni. Le modificazioni epigenetiche del DNA regolano i processi fisiologici, possono essere modificate da fattori ambientali e hanno un ruolo nell’insorgenza delle malattie.
Epigenetica : disciplina che studia la modulazione dell’espressione dei geni attraverso meccanismi che non coinvolgono mutazioni del DNA. Sono fattori epigenetici, per esempio, l’età dell’individuo, la dieta, l’esercizio fisico e l’esposizione a fattori ambientali. I cambiamenti epigenetici influenzano la frequenza con cui un determinato gene esprime le sue funzioni. In sostanza, alcuni geni che predispongono allo sviluppo di malattie come il cancro possono dare origine alla malattia stessa oppure no a seconda dei fattori epigenetici a cui l’individuo è stato esposto.

Il manifesto

I primi 1000 giorni di vita sono un progetto con il quale intendiamo suggerire e realizzare azioni concrete per realizzare attorno ai bambini un ambiente salutare, sereno e positivo, capace di accogliere e sostenere le difficoltà e i momenti critici e nello stesso tempo stimolare le loro potenzialità di cambiamento e apprendimento.
Lo sviluppo dei bambini, infatti, non procede sempre linearmente e, soprattutto nei primi anni di vita, è talmente rapido, che può anche creare delle difficoltà. Lungo il percorso di crescita possono presentarsi ostacoli inattesi, che possono far temere un blocco dello sviluppo, o far sperimentare ai genitori un vissuto di incapacità a svolgere il proprio ruolo.
Con questo progetto vogliamo diffondere conoscenze scientifiche, suggerire strategie adeguate e proporre servizi professionali per superare i momenti difficili e contenere le ansie e le insicurezze che suscitano.
Le tre azioni con le quali intendiamo realizzare un percorso di cura e sostegno ai primi 1000 giorni di vita sono:

  • Curare e offrire un’ informazione competente e aggiornata. Attraverso percorsi e occasioni di incontro aperti a tutti e condotti da professionisti ed esperti qualificati, intendiamo fare il punto sulle novità scientifiche, sulle azioni di prevenzione, sulle azioni politiche e sociali che hanno a cuore i primi 1000 giorni di vita dei bambini.
  • Diventare un punto di riferimento per il nostro territorio. Grazie al lavoro di professionisti che hanno a cuore, per missione e professione, questo particolare periodo della vita, ci impegniamo a offrire servizi specialistici per i bambini e i loro genitori e a realizzare una rete con altre realtà pubbliche e private del nostro territorio.
  • Sollecitare la comunità ad assumere un ruolo attivo nella promozione di azioni e progetti a lungo respiro che siano in grado di agire positivamente sui diversi aspetti che riguardano le criticità di questo periodo: tempi di cura, pari opportunità, diminuzione delle disuguaglianze all’accesso di servizi per l’educazione e la prevenzione.

Vogliamo ricordare a tutti che abbiamo a disposizione una finestra temporale speciale nella quale investire risorse, attenzioni ed esperienze capaci di influenzare in modo positivo e duraturo il futuro dei nostri figli.

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